COME AUMENTARE LA PROPRIA RESILIENZA?

In psicologia il termine “resilienza” viene utilizzato per indicare la capacità di affrontare un periodo di difficoltà o un evento traumatico. Si intende quindi l’abilità di superare i fattori di rischio presenti nel proprio ambiente, rialzarsi dopo una crisi, un lutto, dopo un fallimento o a seguito della fine di una relazione.
La resilienza non è un tratto stabile della personalità ma può essere appresa e potenziata, infatti man mano che si cresce e che si fa esperienza la propria capacità di proteggersi e reggere agli urti della vita aumenta.
Alcuni fattori favoriscono il potenziamento di questa capacità, come la qualità delle proprie relazioni, il definire obiettivi di vita positivi e realistici, la capacità di utilizzare i propri punti di forza, di regolare le proprie emozioni e mantenere un senso di efficacia.
Talvolta, a causa di eventi imprevisti, critici e dolorosi, possiamo vacillare sul nostro essere persone resilienti. La sofferenza produce cambiamento e richiede una riorganizzazione di sé, questo può far sentire in difficoltà e disorientati.
Ricordiamo però che le avversità e gli insuccessi possono essere delle ottime occasioni per avviare importanti revisioni della propria vita, iniziare nuove attività, dare nuovo slancio alla propria esistenza o semplicemente ritrovarsi persone più sensibili ed attente verso se stesse e gli altri.

La sofferenza è quindi sempre, paradossalmente, un’occasione.

Come farne tesoro?

Alcune buone logiche da tenere:
1) MANTIENI UN ATTEGGIAMENTO APERTO ALLE SOLUZIONI: i problemi si possono affrontare
2) DEFINISCI OBIETTIVI REALISTICI: non siamo onnipotenti ma possiamo sicuramente fare molto per noi stessi e per gli altri
3) PRATICA L’ACCETTAZIONE: nulla è perfetto e immutabile e va bene così
4) VIVI CON CONSAPEVOLEZZA: chiarisci chi sei e cos’è importante per te
6) PIANIFICA: definisci i tuoi obiettivi e i comportamenti necessari per raggiungerli

“La resilienza non è solo la voglia di sopravvivere a tutti i costi, ma anche la capacità di usare l’esperienza maturata in situazioni difficili per costruire il futuro”

Andrea Fontana