Pillole di Mindfulness per bambini (e genitori)

Il termine “Mindfulness” significa “attenzione consapevole”, intesa come la capacità di “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”. Queste le parole di Jon Kabat-Zinn, il principale promotore di questo approccio.

E’ stato dimostrato come la pratica della Mindfulness abbia un effetto positivo sulla capacità di regolare le proprie emozioni e prendere decisioni, ma anche sugli apprendimenti e sulla memoria. 

Questi benefici riguardano non solo gli adulti ma anche i bambini, per questo motivo molti professionisti hanno promosso queste tecniche anche in ambito scolastico per favorire un corretto sviluppo delle funzioni esecutive.

Siete  incuriositi? Ecco qualche esercizio utile sia per grandi che per piccini, per chi volesse iniziare a sperimentare in autonomia queste tecniche. Siamo consapevoli del fatto che noi adulti con il nostro modello di comportamento possiamo insegnare tanto ai nostri figli, coltivando ogni giorno la presenza e l’accettazione avremo già dato loro un’ importante lezione, non rimane che esercitarsi!

Siete pronti per iniziare? Ecco le 3 pillole che abbiamo scelto:

Attenzione al respiro

Scegli un luogo tranquillo dove nessuno possa disturbarti. Mettiti in una posizione comoda, calma e immobile, seduto/a in maniera eretta ma non rigida, mentre ti posizioni immagina di essere una montagna. Ora porta la tua attenzione al respiro per cinque minuti o anche solo per alcuni secondi. Hai osservato che la tua pancia si gonfia e poi si abbassa? Com’è il tuo respiro? Ascoltalo senza fare nulla,  viene e va, lascialo scorrere proprio così com’è. Se ti capita di essere distratto da qualcosa torna sul tuo respiro e rimani lì.

Questo esercizio sembra così banale ma è uno dei più importanti, il respiro ci accompagna in ogni momento della vita per questo motivo è un porto sicuro a cui tornare ogni volta che vorremo ricentrarci con noi stessi. Può essere ripetuto alla mattina o alla sera, quando si è tristi o arrabbiati, quando si guarda un film o quando si fa un’attività. Come cambia il nostro respiro in questi momenti? Che cosa ci dice il modo in cui respiriamo di cosa stiamo provando? La pratica ripetuta aiuterà a diventare più attenti e consapevoli di questi aspetti.

Con i bambini più piccoli il genitore può, con tono accogliente e pacato, fare da voce guida invitando a provare questo esercizio in modo giocoso e con atteggiamento incoraggiante. Non è importante svolgere l’ esercizio alla perfezione, è possibile avvicinarsi a queste pratiche in modo graduale e spensierato. Ogni distrazione è un’occasione per capire che si è mentalmente altrove e tornare così al momento presente attraverso il respiro.

Il bollettino metereologico personale

Cerca un luogo tranquillo e siediti in una posizione comoda. Chiudi gli occhi ed ascolta che tempo fa dentro di te in questo momento: c’è tempesta? Nebbia? Pioggia? O forse c’è una bella giornata di sole, con vento fresco e cielo cristallino? Rimani in ascolto del tuo bollettino meterologico, che tempo stai vedendo? Non è necessario cambiarlo, accettalo così com’è, non c’è bisogno di fare niente di diverso, va benissimo così.

Questo esercizio è molto gettonato perché permette di abbinare al proprio stato d’animo  un’immagine meterologica e ben sappiamo come il tempo e le condizioni climatiche abbiano un lento e continuo scorrere che ci rassicura. Le immagini sono inoltre un potente strumento, visualizzare come ci sentiamo aumenta la nostra capacità di entrare in contatto e gestire i nostri stati interni.

Dopo aver svolto l’esercizio incoraggia tuo figlio/a a rappresentare con un disegno il bollettino meterologico di quel momento, a fine giornata potrete controllare insieme se corrisponde ancora al suo stato d’animo e verificare così che tutte le cose possono cambiare.

 La scatola dei pensieri

Quando ti senti preoccupato accetta questa sensazione, inspira ed espira fino a scendere con il respiro nella pancia, qui non ci sono pensieri ed è tutto calmo. Prendi una scatola di cartone, puoi decorarla come ti piace, poi prendi alcuni foglietti e scrivici sopra i pensieri che ti agitano e ti preoccupano in questo momento. Metti questi foglietti uno ad uno dentro la scatola, chiudi il coperchio e riponi la scatola sul tavolo o su di una mensola.

Nel fare questo esercizio i bambini possono essere guidati dai genitori, il miglior approccio che questi possono adottare di fronte alle preoccupazioni dei loro figli è quindi accoglierle, ascoltarle e prenderle in considerazione, senza doversi affrettare a risolverle o annullarle, rimanendo invece in semplice ascolto. E’ importante che i bambini e i giovani osservino nell’adulto di riferimento la capacità di mantenere questa attitudine di fronte alle difficoltà. Questo esercizio può essere guidato dal genitore che aiuta il/la figlio/a a capire attraverso una modalità giocosa che è possibile prendere distanza dai propri pensieri e dalle proprie preoccupazioni, così come se li riponessimo in una scatola per rilassarci e riposare.

Quando ne avrete voglia potrete prendere la scatola e rileggere i pensieri, ci sono ancora?Parlatene insieme ed immaginate attraverso il dialogo o il disegno quali potrebbero essere gli sviluppi.

 

Vorresti approfondire con alcune letture? Ecco qualche consiglio:

Calmo e attento come una ranocchia, Eline Snel, 2015

Dovunque tu vada ci sei già, Jon Kabat-Zinn, 1994